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mercoledì 29 giugno 2011

Val di Susa


Pubblicata su l'Unità, oggi in edicola

5 commenti:

  1. Io credo che nessuno in Europa si scandalizzerebbe, se nella tratta Lisbona-Kiev ci fossero 100 km in cui i treni, per attraversare le Alpi, devono rallentare.
    Eppure dobbiamo spendere 16 miliardi di euro (5 europei e 11 italiani) per trapanare 57 km di roccia che forse contiene amianto quando in superficie la vecchia linea è usata al 30%.
    Sono stato d'accordo sul raddoppio della Bologna-Firenze dove la vecchia linea era usata al 100% e ho accettato, a malincuore, lo stravolgimento della Val di Setta che si beccherà anche un inutile raddopio dell'autostrada. Ma in Val Susa non è necessario.

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  2. grazie Alberto, commenti sempre preziosi, puntuali e precisi

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  3. In effetti se guardate al link qui sotto, vedete che mettere Lione e Torino sul corridoio 5 (Lisbona Kiev) è stata una forzatura.
    http://www.trail.liguria.it/Interventi/Corridoio_5/corridoio_5.htm
    Il percorso più breve passerebbe da Genova-Ventimiglia, infatti a Lione il corridoio 5 fa una curva di 90 gradi e punta a sud verso Marsiglia sulla vecchia linea TGV per poi percorrere l'altra vecchia linea per Barcellona.
    Francesi e Spagnoli si sono guardati bene dall'andare a bucare i Pirenei, anche perchè i Baschi in passato si sono dimostrati nervosetti :-)

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  4. Quel buco in Val di Susa vomiterà qualcosa come venti milioni di metri cubi di roccia che verranno spari per l'Italia poi si ingoierà un paio di milioni di metri cubi di cemento armato. L'Italia è il secondo produttore di cemento in Europa dopo la Spagna.Il settore, composto da 24 aziende, occupa circa 8.500 addetti, ed ha prodotto, nel 2005, oltre 46 milioni di tonnellate di cemento, pari al 20% del totale del cemento prodotto nei Paesi Ue.
    L'80% della produzione nazionale viene da soli 7 gruppi: Italcementi (della famiglia Pesenti), Buzzi-Unicem (della famiglia Buzzi), Cementir (di Francesco Gaetano Caltagirone), Colacem (della famiglia Colaiacovo), Sacci (della famiglia Federici), Zillo (della famiglia Zillo di Montexillo) e Rossi (della famiglia Rossi).

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  5. ... e giusto per collegarci alle vignette precedenti, vi segnalo che nelle cementerie si brucia anche la "monnezza" (in Italia è il 6% del combustibile ma all'estero è più alto).
    Volete vedere che con la "monnezza" di Napoli ci facciamo la galleria in Val di Susa?

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