Post più popolari
Visualizzazione post con etichetta napolitano. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta napolitano. Mostra tutti i post
martedì 30 dicembre 2014
venerdì 25 aprile 2014
giovedì 3 aprile 2014
lunedì 17 febbraio 2014
La consultazione
"Eccoci qua".
Il presidente Giorgio Napolitano scruta il volto aperto, franco, dell'interlocutore.
"Allora, sono veri" pensa.
E' curioso, aveva sempre creduto che tutti quei nei fossero falsi, uno dei tanti camuffamenti per guadagnarsi la simpatia degli elettori di destra. Un novello Bruno Vespa, insomma. Certo, non il peggiore degli stratagemmi che questo ormai navigato politico aveva messo in atto nella sua trionfale carriera.
"Lo facevo più alto" riflette ancora, tra sé e sé.
Però, che portamento. Dritto e orgoglioso. Mica come quegli altri del cosidetto centrosinistra. Sempre buoni a sottilizzare, far strategie, puntualizzare. Ora finalmente eccolo qua, per la prima volta, un candidato vero, uno che l'Italia la può cambiare, eccome. Fronte alta, sguardo diretto, fose solo quel labbro, vabbuò, mica si può essere perfetti. Mica stiamo qui a fare concorsi di bellezza. Anche se l'occhio vuole la sua parte.
"E ce l'ha insegnato bene, quello là, quello di Arcore", rimugina, presidenziale.
Quello si è sempre circondato di bellezza, magari cafona, ma incontestabilmente lontana dal grigiore degli avversari. una politica frizzante, rapida, decisionista, sempre pronta al luccichio delle pajettes e dei riflettori. Sempre adeguatamente distante dai problemi della povera gente. Ma facendo sempre intendere che per lui erano la priorità più grandi. Un guitto, insomma. Con al posto degli applausi i voti, mannaggia a lui.
"E questo qui ha imparato la lezione" sentenzia infine, preparandosi a prendere la parola, per formulare la sua proposta.
Un leggero colpo di tosse per schiarirsi la voce, un rapido movimento di assestamento sulla poltrona, e il Presidente è pronto per pronunciare le fatidiche parole.
"L'ho chiamata per chiederle se è disponibile a guidare il prossimo governo, caro Dudù".
Il presidente Giorgio Napolitano scruta il volto aperto, franco, dell'interlocutore.
"Allora, sono veri" pensa.
E' curioso, aveva sempre creduto che tutti quei nei fossero falsi, uno dei tanti camuffamenti per guadagnarsi la simpatia degli elettori di destra. Un novello Bruno Vespa, insomma. Certo, non il peggiore degli stratagemmi che questo ormai navigato politico aveva messo in atto nella sua trionfale carriera.
"Lo facevo più alto" riflette ancora, tra sé e sé.
Però, che portamento. Dritto e orgoglioso. Mica come quegli altri del cosidetto centrosinistra. Sempre buoni a sottilizzare, far strategie, puntualizzare. Ora finalmente eccolo qua, per la prima volta, un candidato vero, uno che l'Italia la può cambiare, eccome. Fronte alta, sguardo diretto, fose solo quel labbro, vabbuò, mica si può essere perfetti. Mica stiamo qui a fare concorsi di bellezza. Anche se l'occhio vuole la sua parte.
"E ce l'ha insegnato bene, quello là, quello di Arcore", rimugina, presidenziale.
Quello si è sempre circondato di bellezza, magari cafona, ma incontestabilmente lontana dal grigiore degli avversari. una politica frizzante, rapida, decisionista, sempre pronta al luccichio delle pajettes e dei riflettori. Sempre adeguatamente distante dai problemi della povera gente. Ma facendo sempre intendere che per lui erano la priorità più grandi. Un guitto, insomma. Con al posto degli applausi i voti, mannaggia a lui.
"E questo qui ha imparato la lezione" sentenzia infine, preparandosi a prendere la parola, per formulare la sua proposta.
Un leggero colpo di tosse per schiarirsi la voce, un rapido movimento di assestamento sulla poltrona, e il Presidente è pronto per pronunciare le fatidiche parole.
"L'ho chiamata per chiederle se è disponibile a guidare il prossimo governo, caro Dudù".
mercoledì 5 febbraio 2014
Chi di satira ferisce...
Una galleria di vignette per ripercorrere la realtà e le contraddizioni del Movimento 5 Stelle e del suo fondatore Beppe Grillo che, dal pulpito dei suoi spettacoli prima e da quello di internet poi, è ormai da quasi un anno approdato in parlamento.
Le recenti polemiche sullo stile quantomeno aggressivo mostrato in parlamento non sono certo una novità, visti i toni e le argomentazioni che il leader del movimento utilizza ormai da anni.
L'utilizzo della tecnologia, non solo come mezzo per veicolare informazioni, ma soprattutto come strumento di orientamento dell'opinione pubblica è stato certamente innovativo ma lascia aperte molte domande: si può parlare di vera partecipazione, quando questa si limita ad un semplice click su una tastiera? Quanto delle informazioni fornite risponde al vero e quanto al verosimile? Non chiedetelo a me, io faccio vignette. E, se riesco, dispenso sorrisi e qualche riflessione sul tema.
Ecco, questa galleria ha questa funzione di farci fermare un attimo, sopra la polemica montante e feroce di questi giorni e provare a mettere insieme due neuroni.
"Ciao".
"Ciao! come va?".
"Non c'é male...ma tu chi sei? Non ti ho mai visto da queste parti"
Ehm, ok, può anche non essere una buona idea, beninteso. Quindi facciamoci forza: queste vignette, prodotte con l'unico neurone a disposizione, non ne richiedono di più per essere lette.
E parafrasando un noto proverbio: "chi di satira ferisce..."
http://news.supermoney.eu/opinioni/2014/02/un-anno-di-grillo-in-movimento-chi-di-satira-ferisce-0061558.html
martedì 31 dicembre 2013
martedì 26 novembre 2013
martedì 5 novembre 2013
domenica 29 settembre 2013
mercoledì 14 agosto 2013
giovedì 4 luglio 2013
lunedì 29 aprile 2013
venerdì 26 aprile 2013
mercoledì 20 marzo 2013
sabato 30 giugno 2012
domenica 29 aprile 2012
giovedì 17 novembre 2011
martedì 5 luglio 2011
lunedì 25 aprile 2011
Iscriviti a:
Post (Atom)